Mediazione internazionale: la FIMC in Uzbekistan
La Florence International Mediation Chamber (FIMC), nell’ambito dell’accordo di collaborazione con il Tashkent International Arbitration Center (TIAC), ha contribuito alla nascita del primo servizio di mediazione internazionale in Uzbekistan. Il Governo uzbeko ha in corso un ampio piano di attrazione degli investimenti esteri, all’interno del quale si colloca un progetto di efficientamento della giustizia (Legal Reform Project-LRP), supportato dalla United States Agency for International Development (USAID).
Accanto ad azioni di miglioramento dell’efficienza dei tribunali, sono stati varati provvedimenti legislativi per sviluppare l’uso di strumenti alternativi di risoluzione delle controversie, come l’arbitrato e la mediazione.
In particolare, con un decreto presidenziale del 2018, è stato istituito presso la Camera di commercio dell’Uzbekistan il Tashkent International Arbitration Centre (TIAC), unica istituzione nello Stato che, oltre alla gestione di arbitrati condotti secondo la legislazione interna uzbeka, è autorizzata a gestire arbitrati di diritto internazionale.
Inoltre, dal 1 gennaio 2019 è in vigore in Uzbekistan la prima legge sulla mediazione, in attuazione della quale il TIAC ha intenzione di offrire ai propri utenti anche questo servizio. L’obiettivo dell’istituto uzbeko è quello di affermarsi come punto di riferimento per la risoluzione di conflitti internazionali, con particolare riguardo alle cosiddette controversie di investimenti (ovvero quelle tra Stati e investitori) e di quelle sorte nell’ambito del protocollo della Via della Seta, nell’ambito del quale l’Uzbekistan ha una collocazione logistica strategica.
In questo contesto, la FIMC ha supportato il TIAC tramite la redazione del regolamento di procedura, di un modello di clausola di mediazione e di criteri di fissazione delle tariffe in modo che queste possano soddisfare al meglio le esigenze delle parti, sia uzbeche che estere, pubbliche e private.
